Associazione Turenne

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L’Associazione

La nostra storia

Da TURENNE Ing. Louis 1954 (Francia) a L'ASSOCIAZIONE LOUIS TURENNE 2003 (Italia)

Per accenni, ripercorriamo la storia degli ultimi 50 anni, quelli che ci separano dalla morte

dell'Ing.Turenne, avvenuta nel 1954. Sapremo in che modo ed attraverso quali persone il METODO

TURENNE ed i suoi Momos Catalizzatori, sono arrivati fino a noi in questa epoca.

C'era una volta…….

Direte:" Ma così iniziano le favole…" - E' vero; tuttavia potremmo benissimo usare questa introduzione poiché la

storia che raccontiamo, a modo suo, potrebbe di certo avere le caratteristiche di una "bella favola" !

Francia, a Nizza - Rue des Fleurs n.53 - I Laboratori di Turenne si erano lì stabiliti al termine della seconda guerra

mondiale. Apprendiamo dai racconti della sua vita che prima di approdare a Nizza, Turenne era vissuto in

clandestinità sulle montagne del Limousin dal 1942 al 1945. Le ragioni di questa "necessità" pare attengano a

problemi sia politici che operativi (Turenne infatti collaborava con le Forze Armate impegnate nel conflitto e più d'un

tentativo di rapimento è stato compiuto nei suoi confronti da parte delle Forze Nemiche. Non trovereste affatto

impossibili tali eventi se sapeste che L'ing.Turenne, da qualsiasi parte si trovasse poteva, con il suo Metodo,

individuare la posizione di depositi di carburante, accampamenti di soldati, posizione di mezzi d'attacco aerei e

terrestri e navali !!!)

I Laboratori Turenne godevano grande fama ed esercitavano una intensa attività: ben 31 persone erano impegnate

regolarmente sotto la guida di Turenne. Il Governo francese, che allora esercitava il Protettorato sul Nord Africa (il

Magreb), ha affidato a Turenne l'incarico di effettuare ricerche minerarie nel sottosuolo del Marocco. In quelle terre

l'Ingegner Turenne ha vissuto quasi a tempo pieno con un Ufficio a Casablanca e uno a Marrakech. Oltre al suo

lavoro, in "quelle terre" ha potuto approfondire i suoi studi sulle "Onde di Forma"… La Cultura Araba, oltre ai numeri

ha lasciato anche un patrimonio di "informazioni criptate" in materia di emissioni "d'Onde Ultrasottili".

Assente Lui da Nizza, la guida dei Laboratori fu affidata al Colonnello De Blois, suo caro e vecchio amico d'armi e di

studi. Non si può non parlare poi di due figure femminili che "ingemmarono" la figura di Turenne in quel periodo: la

moglie e la sua "tata" mademoiselle Mariette (che per essere stata la sua "tata" in gioventù, era evidentemente la

più anziana). Perché citiamo queste figure?

Le citiamo perché hanno dato, con la loro presenza e con i loro caratteri, il "colore" ed un "calore" a tutta la "storia"

che si compiva e che si sarebbe compiuta in seguito.

Madame Turenne, la moglie, donna di gran classe che seguiva il marito in Marocco e nei tanti viaggi all'estero, a suo

agio nelle Ambasciate, capace di rapporti sociali ad altissimi livelli, adempiva in buona sostanza a tutte quelle

"incombenze" che il rango richiedeva.

Spesso faceva le funzioni del marito; era lei ad occuparsi della corrispondenza dei ricevimenti, dei contratti, etc.

Sicuramente un "sollievo" per il marito il quale pare avesse un carattere forte e burbero, gentilissimo ma duro e

scontroso all'occorrenza….soprattutto con chi contrastava le sue tesi e il suo lavoro. (che difendeva con la sicurezza

della "verità" accertata)

Si racconta che marito e moglie lavorassero assieme anche in Laboratorio; Madame Turenne era tenuta

continuamente al corrente delle scoperte del marito. Pare stessero molto bene insieme, si amavano e si stimavano

molto, e si dice, fin dal primo incontro avvenuto nel corso della prima guerra mondiale. Il senso del "rispetto

reciproco" è ciò che nella memoria di loro, attraversa la storia e giunge fino a noi.

Mademoiselle Mariette, amava moltissimo il suo "Luigino"…..Lo ha accudito fin da piccolo e lo ha accompagnato per

tutta la vita testimoniando una fedeltà spinta all'eccesso….

I Turenne non hanno avuto figli…..Le cure e le attenzioni delle due "donne" furono tutte per lui, l'Ingegnere!

Gareggiavano nell'amarlo…. ed il racconto di qualche scenata di "gelosia" è arrivato anche a noi.

Tutte le ricerche e le scoperte di Turenne si sono compiute in un "clima di vero Amore", di grande rispetto e

soprattutto di grande "onestà morale e scientifica" !

Intanto a Nizza in Rue des Fleurs le attività fervevano ed il lavoro aumentava. Intorno al 1948/49 entrò in scena,

cioè nella casa e nel laboratorio, una coppia di sposi (anche loro senza figli) attratti dal genere di attività e di studi

praticati nei Laboratori dell'Ing.Turenne.

Monsieur Massa Faustino, figlio di genitori italiani naturalizzati francesi, ex insegnante di lettere negli Istituti di

Nizza e sua moglie, Madame Borghesan Anita figlia di padre italiano (Rovigo) e di madre svizzera - finiti in Francia

alla ricerca di "pane" come diceva sempre Madame Anita. I due coniugi Massa si interessarono al Metodo Turenne

che li affascinò, li conquistò ed al Metodo consacrarono letteralmente tutta la vita.

1954 - L'Ingegner Turenne morì sotto i ferri durante un banale intervento alla cistifellea fatto sotto l'insistenza

(?) d'un amico, famoso chirurgo. Si trattava d'un piccolo calcolo che pare non desse alcun fastidio. "Ma perché non lo

togliamo?" Disse il famoso chirurgo - "Sei sempre in giro, anche per deserti…."

E' dovere storico di chi scrive e che ha raccolto le notizie dalla viva voce dei presenti, affermare che "un velo di cupo

mistero" coprì e continua ancora oggi a coprire tutta la vicenda. (omissis)

Madame Turenne, con la grinta d'un soldato continuò tutte le attività che il Laboratorio aveva in atto, finchè prima

che finisse il 1959 anche il Colonnello De Blois lasciò questa Terra. Madame Turenne si trovò sola. Gli anni

passavano per tutti ed anche le persone che lavoravano nei Laboratori, piano piano se ne andarono…..

Restarono i "più giovani" Monsieur e Madame Massa. Fu deciso comunque di non chiudere in Rue des Fleurs e

di continuare a soddisfare le richieste, naturalmente nei limiti delle loro possibilità.

I Signori Massa riunirono nella loro abitazione di Nizza la Signora Turenne e…indovinate?

La Signorina Mariette che, nonostante l'età, immaginate quale, con quella che solo poteva essere "la forza

dell'Amore" continuò "a tirare la carretta"…Anche Lei come gli altri tre, nel nome …..del loro caro Ingegner Luigi,

direte voi ! Ebbene no! Colui che Vi riporta questi fatti non ne ha mai sentito parlare in questi termini. Piuttosto fu "il

grande Amore" per il Metodo di Turenne, che peraltro praticavano tutti.

1972 - Un mattino, mentre si consumava il suo 97° anno di vita, Madame Turenne dopo avere risposto di suo

pugno alla corrispondenza (è stato sempre compito suo) ha chiamato intorno a sé Mariette, i Massa marito e moglie

e ha detto esattamente queste parole:

"Ringrazio Dio e Voi tutti; Vi saluto perché tra un quarto d'ora me ne vado". Appoggiò il capo sul tavolo,

rigorosamente coperto da un tappeto verde…(il colore verde è quello su cui si propaga l'Onda Turenne).

E spirò. Monsieur e Madame Turenne sono sepolti a Parigi nel Cimitero di Montparnasse, il cimitero delle

Celebrità.

Mariette intanto, ultracentenaria, si nutriva ormai solo di acqua, ma "quella del tappo"…. (il tappo che dà vitalità

all'acqua e che oggi si chiama Water Shaper). Autentiche leggende sono state raccontate su quel periodo e sull'acqua

del "tappo" che tenne comunque in vita ancora per un po' Mademoiselle Mariette !

I Signori Massa rimasti soli, si sono visti girare attorno personaggi diversi….molti che venivano dal passato, vecchi

allievi o figli di vecchi allievi (il Metodo Turenne ha sempre tenuto legati i suoi praticanti)…. Molti curiosi….Molti

davvero interessati, ma più ai possibili aspetti commerciali piuttosto che "scientifici".

Hanno però continuato, secondo le loro possibilità, a fornire Catalizzatori e strumenti di lavoro che "duplicavano" con

sacrosanto rigore. Avevano ereditato (il Materiale Turenne è brevettato, tutelato e "condizionato" da un ovvio segreto

di fabbricazione) il Sistema di Duplicazione, ma a causa dell'età - come affermavano sempre - non se la sentirono di

"studiare oltre"!

1974 - Appena deceduta Mademoiselle Mariette, arriva in casa Turenne-Massa, portato da quale "onda"

chissà, un giovanotto italiano dotato di quella che loro stessi definivano: "La stessa forza che aveva

Turenne nell'indagare e nello studiare le onde" !

E' stata un'adozione a prima vista! Nessuno poteva immaginarlo, ma sarebbe toccato a questo giovane

italiano di ereditare "la storia Turenne"con tutta la sua cultura ed allo stesso sarebbe toccato di

"abbassare le palpebre e seppellire" i due amati coniugi!

Il giovanotto si chiamava e si chiama ancora (per fortuna) Manuel Manfredi. Un uomo con una particolare

inclinazione nei confronti "di ciò che non si conosce", con una sensibilità che deriva dall'aver molto "flirtato" con le

culture umanistiche e con la storia dei Popoli…

Manuel Manfredi ha subito costituito per i coniugi Massa, ormai unici titolari TURENNE, il "naturale

prosecutore" sia delle ricerche sia dell'evoluzione metodica nel "trattare le onde" sia nella

programmazione e realizzazione di più moderni e più specializzati Momos Catalyst.

Manuel Manfredi divise il suo tempo tra l'Italia e la Francia; portò in Francia nuovi Momos che permetterono ai

Massa di continuare ad essere "sulla piazza" e di continuare a fornire gli Operatori francesi. Il Metodo Turenne non ha

mai avuto giovani alla sua scuola.

Difficile, esigente, il Metodo ha appassionato sempre persone piuttosto mature…..E così, piano piano anche quei

pochi Operatori si sono diradati.

In Italia non è mai esistita una "storia culturale" adatta a recepire le Teorie di Turenne ed il suo Metodo, per cui ogni

tentativo di diffusione operato dal Prof. Manfredi non ha dato esiti felici.

"Pochi, ma buoni". Ha sempre detto Manfredi. Fra i pochi, Manfredi incontrò un giovane universitario che si

appassionò "visceralmente" alla Teoria Scientifica di Turenne ed una Signora "dotata ancora oggi un naturale assenso

e di una grande frenesia divulgativa".

Il giovane: Maurizio Manca, la Signora: Franca Polacco.

Dal 1982/1983 continuarono frequenti nel tempo gli incontri di Manuel Manfredi con il Dr.Manca e la

Signora Polacco, in Italia. Manfredi fu chiamato sempre più spesso a lavorare in Francia nel Laboratorio dei Massa

oppure a Parigi per conferenze, etc.

Fu compiuto un grande lavoro in verità, ma in Italia con sempre maggiori resistenze e "raccolti faticosi". Si continuò

comunque a lavorare: Manfredi, ma anche le altre persone, erano fermamente convinti che una materia tanto

importante, interessante e soprattutto "utile" non potesse e non dovesse "estinguersi".

1988 - Muore Monsieur Massa. All'improvviso, all'età di 91 anni.

Manuel Manfredi assunse il Laboratorio di Nizza per soddisfare le avvenute richieste di Catalizzatori, ma già si

intravedeva un "cambiamento storico" per la Scuola ed il Metodo Turenne in Francia. Madame Massa si trasferì

nell' Ile de France nei pressi di Fontainebleau.

Bisognava prendere delle decisioni forti. In Italia, Manuel Manfredi con il Dr.Manca e la Signora Polacco si sforzavano

di trovare un modo per "dare consolidamento" anche giuridico ad una possibile forma d'Istituto nella quale

"depositare" il Sapere e la Tecnologia Turenne.

Intanto tutto ciò che esisteva in Francia fu smantellato. Manuel Manfredi stesso andò nei i Laboratori in

Rue des Fleurs a Nizza e dopo due giorni di "sgomberi," li chiuse per sempre! Sembrò che tutto fosse

finito…

1997 - Nasce in Italia : " l'Associazione Louis Turenne "

Fondatori: Maurizio Manca, Franca Polacco e Manuel Manfredi

Indubbiamente con un grande atto di coraggio si è data la vita ad "una creatura" che, lo si sapeva da sempre (anche

non volendo) avrebbe avuto molte difficoltà a crescere.

Dalla sua residenza di Fontainebleau, Madame Massa quotidianamente telefonava per essere aggiornata, per

conoscere i programmi, per dare indicazioni e consigli; con la nostra iniziativa istituzionale "riviveva in Lei" tutto il

passato…Quotidianamente diceva:

"Turenne non è morto….Turenne non può morire….Turenne non morirà mai"!

La sua voce e le sue parole suonavano forti, contenevano tutta la "vivacità" della Mente di Turenne, tutto l'Amore che

ha pervaso e nutrito la ricerca e le straordinarie scoperte, tutta la forza e la nobiltà delle grandi donne che l'hanno

affiancato…….e tutta la volontà imperiosa di far continuare nel presente e nel futuro il lavoro di Turenne. Un lavoro

che ha dato, dà e continuerà a dare un grande aiuto a tutte le genti che lo utilizzeranno.

1999 - Madame Anita Massa ci lascia mentre si sta concludendo il suo 93° anno di vita.

2003 - Ora sapete attraverso quali persone ed avvenimenti il METODO TURENNE vive oggi in Italia;

sapete come e perché L'Associazione ne è titolare esclusiva ed unica.

I Momos Catalyst vengono tuttora realizzati dallo stesso Manuel Manfredi nei nostri Laboratori.

L'Associazione ha il dovere di portare avanti tutto ciò, lo farà, ma certamente avrà bisogno che si infoltiscano le file

dei suoi sostenitori e collaboratori. Già può contare su alcuni membri molto attivi e zelanti, auguriamoci che si

moltiplichino al più presto.

Il nostro Ente, come tutti quelli che si occupano di ricerca, ha molto bisogno di essere sostenuto con la mente, con il

cuore, con il lavoro ed anche economicamente.

La pubblicazione di questo sito, è uno dei nostri sforzi per "crescere". Speriamo bene!

L’Associazione risponde alle telefonate il sabato pomeriggio dalle h. 15.00 alle h. 19.00

L’Associazione

La nostra storia

Da TURENNE Ing. Louis 1954

(Francia) a L'ASSOCIAZIONE

LOUIS TURENNE 2003 (Italia)

Per accenni, ripercorriamo la

storia degli ultimi 50 anni, quelli

che ci separano dalla morte

dell'Ing.Turenne, avvenuta nel

1954. Sapremo in che modo ed

attraverso quali persone il

METODO TURENNE ed i suoi

Momos Catalizzatori, sono

arrivati fino a noi in questa

epoca.

C'era una volta…….

Direte:" Ma così iniziano le favole…" -

E' vero; tuttavia potremmo benissimo

usare questa introduzione poiché la

storia che raccontiamo, a modo suo,

potrebbe di certo avere le

caratteristiche di una "bella favola" !

Francia, a Nizza - Rue des Fleurs

n.53 - I Laboratori di Turenne si

erano lì stabiliti al termine della

seconda guerra mondiale.

Apprendiamo dai racconti della sua

vita che prima di approdare a Nizza,

Turenne era vissuto in clandestinità

sulle montagne del Limousin dal 1942

al 1945. Le ragioni di questa

"necessità" pare attengano a

problemi sia politici che operativi

(Turenne infatti collaborava con le

Forze Armate impegnate nel conflitto

e più d'un tentativo di rapimento è

stato compiuto nei suoi confronti da

parte delle Forze Nemiche. Non

trovereste affatto impossibili tali

eventi se sapeste che L'ing.Turenne,

da qualsiasi parte si trovasse poteva,

con il suo Metodo, individuare la

posizione di depositi di carburante,

accampamenti di soldati, posizione di

mezzi d'attacco aerei e terrestri e

navali !!!)

I Laboratori Turenne godevano

grande fama ed esercitavano una

intensa attività: ben 31 persone

erano impegnate regolarmente sotto

la guida di Turenne. Il Governo

francese, che allora esercitava il

Protettorato sul Nord Africa (il

Magreb), ha affidato a Turenne

l'incarico di effettuare ricerche

minerarie nel sottosuolo del Marocco.

In quelle terre l'Ingegner Turenne ha

vissuto quasi a tempo pieno con un

Ufficio a Casablanca e uno a

Marrakech. Oltre al suo lavoro, in

"quelle terre" ha potuto approfondire

i suoi studi sulle "Onde di Forma"… La

Cultura Araba, oltre ai numeri ha

lasciato anche un patrimonio di

"informazioni criptate" in materia di

emissioni "d'Onde Ultrasottili".

Assente Lui da Nizza, la guida dei

Laboratori fu affidata al Colonnello De

Blois, suo caro e vecchio amico

d'armi e di studi. Non si può non

parlare poi di due figure femminili

che "ingemmarono" la figura di

Turenne in quel periodo: la moglie e

la sua "tata" mademoiselle Mariette

(che per essere stata la sua "tata" in

gioventù, era evidentemente la più

anziana). Perché citiamo queste

figure?

Le citiamo perché hanno dato, con la

loro presenza e con i loro caratteri, il

"colore" ed un "calore" a tutta la

"storia" che si compiva e che si

sarebbe compiuta in seguito.

Madame Turenne, la moglie, donna di

gran classe che seguiva il marito in

Marocco e nei tanti viaggi all'estero, a

suo agio nelle Ambasciate, capace di

rapporti sociali ad altissimi livelli,

adempiva in buona sostanza a tutte

quelle "incombenze" che il rango

richiedeva.

Spesso faceva le funzioni del marito;

era lei ad occuparsi della

corrispondenza dei ricevimenti, dei

contratti, etc. Sicuramente un

"sollievo" per il marito il quale pare

avesse un carattere forte e burbero,

gentilissimo ma duro e scontroso

all'occorrenza….soprattutto con chi

contrastava le sue tesi e il suo lavoro.

(che difendeva con la sicurezza della

"verità" accertata)

Si racconta che marito e moglie

lavorassero assieme anche in

Laboratorio; Madame Turenne era

tenuta continuamente al corrente

delle scoperte del marito. Pare

stessero molto bene insieme, si

amavano e si stimavano molto, e si

dice, fin dal primo incontro avvenuto

nel corso della prima guerra

mondiale. Il senso del "rispetto

reciproco" è ciò che nella memoria di

loro, attraversa la storia e giunge fino

a noi.

Mademoiselle Mariette, amava

moltissimo il suo "Luigino"…..Lo ha

accudito fin da piccolo e lo ha

accompagnato per tutta la vita

testimoniando una fedeltà spinta

all'eccesso….

I Turenne non hanno avuto figli…..Le

cure e le attenzioni delle due "donne"

furono tutte per lui, l'Ingegnere!

Gareggiavano nell'amarlo…. ed il

racconto di qualche scenata di

"gelosia" è arrivato anche a noi.

Tutte le ricerche e le scoperte di

Turenne si sono compiute in un

"clima di vero Amore", di grande

rispetto e soprattutto di grande

"onestà morale e scientifica" !

Intanto a Nizza in Rue des Fleurs le

attività fervevano ed il lavoro

aumentava. Intorno al 1948/49 entrò

in scena, cioè nella casa e nel

laboratorio, una coppia di sposi

(anche loro senza figli) attratti dal

genere di attività e di studi praticati

nei Laboratori dell'Ing.Turenne.

Monsieur Massa Faustino, figlio di

genitori italiani naturalizzati francesi,

ex insegnante di lettere negli Istituti

di Nizza e sua moglie, Madame

Borghesan Anita figlia di padre

italiano (Rovigo) e di madre svizzera

- finiti in Francia alla ricerca di "pane"

come diceva sempre Madame Anita. I

due coniugi Massa si interessarono al

Metodo Turenne che li affascinò, li

conquistò ed al Metodo consacrarono

letteralmente tutta la vita.

1954 - L'Ingegner Turenne morì

sotto i ferri durante un banale

intervento alla cistifellea fatto sotto

l'insistenza (?) d'un amico, famoso

chirurgo. Si trattava d'un piccolo

calcolo che pare non desse alcun

fastidio. "Ma perché non lo

togliamo?" Disse il famoso chirurgo -

"Sei sempre in giro, anche per

deserti…."

E' dovere storico di chi scrive e che

ha raccolto le notizie dalla viva voce

dei presenti, affermare che "un velo

di cupo mistero" coprì e continua

ancora oggi a coprire tutta la

vicenda. (omissis)

Madame Turenne, con la grinta

d'un soldato continuò tutte le attività

che il Laboratorio aveva in atto,

finchè prima che finisse il 1959 anche

il Colonnello De Blois lasciò questa

Terra. Madame Turenne si trovò sola.

Gli anni passavano per tutti ed anche

le persone che lavoravano nei

Laboratori, piano piano se ne

andarono…..

Restarono i "più giovani"

Monsieur e Madame Massa. Fu

deciso comunque di non chiudere in

Rue des Fleurs e di continuare a

soddisfare le richieste, naturalmente

nei limiti delle loro possibilità.

I Signori Massa riunirono nella loro

abitazione di Nizza la Signora

Turenne e…indovinate?

La Signorina Mariette che,

nonostante l'età, immaginate quale,

con quella che solo poteva essere "la

forza dell'Amore" continuò "a tirare

la carretta"…Anche Lei come gli altri

tre, nel nome …..del loro caro

Ingegner Luigi, direte voi ! Ebbene

no! Colui che Vi riporta questi fatti

non ne ha mai sentito parlare in

questi termini. Piuttosto fu "il grande

Amore" per il Metodo di Turenne, che

peraltro praticavano tutti.

1972 - Un mattino, mentre si

consumava il suo 97° anno di vita,

Madame Turenne dopo avere

risposto di suo pugno alla

corrispondenza (è stato sempre

compito suo) ha chiamato intorno a

sé Mariette, i Massa marito e moglie

e ha detto esattamente queste

parole:

"Ringrazio Dio e Voi tutti; Vi saluto

perché tra un quarto d'ora me ne

vado". Appoggiò il capo sul tavolo,

rigorosamente coperto da un

tappeto verde…(il colore verde è

quello su cui si propaga l'Onda

Turenne). E spirò. Monsieur e

Madame Turenne sono sepolti a

Parigi nel Cimitero di

Montparnasse, il cimitero delle

Celebrità.

Mariette intanto, ultracentenaria, si

nutriva ormai solo di acqua, ma

"quella del tappo"…. (il tappo che dà

vitalità all'acqua e che oggi si chiama

Water Shaper). Autentiche leggende

sono state raccontate su quel periodo

e sull'acqua del "tappo" che tenne

comunque in vita ancora per un po'

Mademoiselle Mariette !

I Signori Massa rimasti soli, si sono

visti girare attorno personaggi

diversi….molti che venivano dal

passato, vecchi allievi o figli di vecchi

allievi (il Metodo Turenne ha sempre

tenuto legati i suoi praticanti)…. Molti

curiosi….Molti davvero interessati, ma

più ai possibili aspetti commerciali

piuttosto che "scientifici".

Hanno però continuato, secondo le

loro possibilità, a fornire Catalizzatori

e strumenti di lavoro che

"duplicavano" con sacrosanto rigore.

Avevano ereditato (il Materiale

Turenne è brevettato, tutelato e

"condizionato" da un ovvio segreto di

fabbricazione) il Sistema di

Duplicazione, ma a causa dell'età -

come affermavano sempre - non se

la sentirono di "studiare oltre"!

1974 - Appena deceduta

Mademoiselle Mariette, arriva in

casa Turenne-Massa, portato da

quale "onda" chissà, un

giovanotto italiano dotato di

quella che loro stessi definivano:

"La stessa forza che aveva

Turenne nell'indagare e nello

studiare le onde" !

E' stata un'adozione a prima

vista! Nessuno poteva

immaginarlo, ma sarebbe toccato

a questo giovane italiano di

ereditare "la storia Turenne"con

tutta la sua cultura ed allo stesso

sarebbe toccato di "abbassare le

palpebre e seppellire" i due amati

coniugi!

Il giovanotto si chiamava e si chiama

ancora (per fortuna) Manuel

Manfredi. Un uomo con una

particolare inclinazione nei confronti

"di ciò che non si conosce", con una

sensibilità che deriva dall'aver molto

"flirtato" con le culture umanistiche e

con la storia dei Popoli…

Manuel Manfredi ha subito

costituito per i coniugi Massa,

ormai unici titolari TURENNE, il

"naturale prosecutore" sia delle

ricerche sia dell'evoluzione

metodica nel "trattare le onde"

sia nella programmazione e

realizzazione di più moderni e più

specializzati Momos Catalyst.

Manuel Manfredi divise il suo tempo

tra l'Italia e la Francia; portò in

Francia nuovi Momos che

permetterono ai Massa di continuare

ad essere "sulla piazza" e di

continuare a fornire gli Operatori

francesi. Il Metodo Turenne non ha

mai avuto giovani alla sua scuola.

Difficile, esigente, il Metodo ha

appassionato sempre persone

piuttosto mature…..E così, piano

piano anche quei pochi Operatori si

sono diradati.

In Italia non è mai esistita una "storia

culturale" adatta a recepire le Teorie

di Turenne ed il suo Metodo, per cui

ogni tentativo di diffusione operato

dal Prof. Manfredi non ha dato esiti

felici.

"Pochi, ma buoni". Ha sempre

detto Manfredi. Fra i pochi,

Manfredi incontrò un giovane

universitario che si appassionò

"visceralmente" alla Teoria Scientifica

di Turenne ed una Signora "dotata

ancora oggi un naturale assenso e di

una grande frenesia divulgativa".

Il giovane: Maurizio Manca, la

Signora: Franca Polacco.

Dal 1982/1983 continuarono

frequenti nel tempo gli incontri di

Manuel Manfredi con il Dr.Manca

e la Signora Polacco, in Italia.

Manfredi fu chiamato sempre più

spesso a lavorare in Francia nel

Laboratorio dei Massa oppure a Parigi

per conferenze, etc.

Fu compiuto un grande lavoro in

verità, ma in Italia con sempre

maggiori resistenze e "raccolti

faticosi". Si continuò comunque a

lavorare: Manfredi, ma anche le altre

persone, erano fermamente convinti

che una materia tanto importante,

interessante e soprattutto "utile" non

potesse e non dovesse "estinguersi".

1988 - Muore Monsieur Massa.

All'improvviso, all'età di 91 anni.

Manuel Manfredi assunse il

Laboratorio di Nizza per soddisfare le

avvenute richieste di Catalizzatori,

ma già si intravedeva un

"cambiamento storico" per la Scuola

ed il Metodo Turenne in Francia.

Madame Massa si trasferì nell' Ile

de France nei pressi di

Fontainebleau.

Bisognava prendere delle decisioni

forti. In Italia, Manuel Manfredi con il

Dr.Manca e la Signora Polacco si

sforzavano di trovare un modo per

"dare consolidamento" anche

giuridico ad una possibile forma

d'Istituto nella quale "depositare" il

Sapere e la Tecnologia Turenne.

Intanto tutto ciò che esisteva in

Francia fu smantellato. Manuel

Manfredi stesso andò nei i

Laboratori in Rue des Fleurs a

Nizza e dopo due giorni di

"sgomberi," li chiuse per sempre!

Sembrò che tutto fosse finito…

1997 - Nasce in Italia : "

l'Associazione Louis Turenne "

Fondatori: Maurizio Manca,

Franca Polacco e Manuel Manfredi

Indubbiamente con un grande atto di

coraggio si è data la vita ad "una

creatura" che, lo si sapeva da sempre

(anche non volendo) avrebbe avuto

molte difficoltà a crescere.

Dalla sua residenza di Fontainebleau,

Madame Massa quotidianamente

telefonava per essere aggiornata, per

conoscere i programmi, per dare

indicazioni e consigli; con la nostra

iniziativa istituzionale "riviveva in Lei"

tutto il passato…Quotidianamente

diceva: "Turenne non è

morto….Turenne non può

morire….Turenne non morirà

mai"!

La sua voce e le sue parole

suonavano forti, contenevano tutta la

"vivacità" della Mente di Turenne,

tutto l'Amore che ha pervaso e

nutrito la ricerca e le straordinarie

scoperte, tutta la forza e la nobiltà

delle grandi donne che l'hanno

affiancato…….e tutta la volontà

imperiosa di far continuare nel

presente e nel futuro il lavoro di

Turenne. Un lavoro che ha dato, dà e

continuerà a dare un grande aiuto a

tutte le genti che lo utilizzeranno.

1999 - Madame Anita Massa ci

lascia mentre si sta concludendo

il suo 93° anno di vita.

2003 - Ora sapete attraverso

quali persone ed avvenimenti il

METODO TURENNE vive oggi in

Italia; sapete come e perché

L'Associazione ne è titolare

esclusiva ed unica.

I Momos Catalyst vengono tuttora

realizzati dallo stesso Manuel

Manfredi nei nostri Laboratori.

L'Associazione ha il dovere di portare

avanti tutto ciò, lo farà, ma

certamente avrà bisogno che si

infoltiscano le file dei suoi sostenitori

e collaboratori. Già può contare su

alcuni membri molto attivi e zelanti,

auguriamoci che si moltiplichino al

più presto.

Il nostro Ente, come tutti quelli che si

occupano di ricerca, ha molto bisogno

di essere sostenuto con la mente, con

il cuore, con il lavoro ed anche

economicamente.

La pubblicazione di questo sito, è

uno dei nostri sforzi per

"crescere". Speriamo bene!

Associazione Turenne

Sede delle Attività Via Monte, 8 46040 Cavriana (MN)

Contattaci

Tel. e Fax +39 0376 893168 info@momosturenne.it

L’Associazione risponde alle

telefonate il sabato pomeriggio

dalle h. 15.00 alle h. 19.00